10. Antonio Cabrini. Il “Bell’Antonio” è stato il terzino sinistro titolare della Nazionale italiana campione del mondo nel 1982. Tra gli eventi salienti di quel mondiale che lo riguardano si ricordano il suo gol del 2-1 contro l’Argentina e il rigore sbagliato (sul punteggio di 0-0) contro la Germania Ovest, durante la finalissima di Madrid. Ha giocato l’ultima partita in azzurro nel 1987, lasciando la Nazionale con 9 reti all’attivo, record assoluto per un difensore.

9. Marco Tardelli. Nel ruolo di centrocampista è stato uno dei pilastri della Nazionale guidata da Enzo Bearzot. Celebri sono il suo urlo e la sua corsa esultante dopo il gol del 2-0 segnato nella vittoriosa finale per 3-1 contro la Germania Ovest ai mondiali di Spagna, tanto che quelle immagini sono ormai parte integrante della storia del costume nazionale del ‘900. Ha indossando la fascia di capitano degli Azzurri dal 1983 al 1985.

8. Gianluca Zambrotta. Uno dei grandi protagonisti della manifestazione vinta dagli Azzurri in Germania, nel corso della quale è stato schierato da Marcello Lippi nel ruolo di terzino destro, fornendo grandi prestazioni sia in difesa sia in fase di attacco grazie alle sue numerose incursioni lungo la fascia. Ha segnato lo splendido gol d’apertura nel quarto di finale Italia-Ucraina (3-0), ma il suo apporto è stato decisivo anche in tutte le altre partite.

7. Gaetano Scirea. Questo straordinario uomo e calciatore, considerato tra i migliori interpreti del ruolo di libero, entrò molto presto in Nazionale, scelto da Bernardini per trovare un degno successore a Facchetti. L’esordio avvenne nel 1974, all’età di 21 anni, e in breve, insieme ai suoi compagni di reparto della Juventus, divenne titolare fisso della squadra azzurra, prendendo parte al mondiale del ‘78 in Argentina, a quello spagnolo del 1982 e infine a Messico ‘86, mondiale che segnò anche la fine della sua carriera in Nazionale.

6. Gianlugi Buffon. Partecipa da titolare a due campionati del mondo, nel 2002 e nel 2006. È stato uno degli assoluti protagonisti della vittoria di Germania. Abbiamo ancora negli occhi le sue splendide parate nell’arco di tutto il torneo, che gli hanno permesso di mantenere la rete inviolata per ben 458 minuti. Quell’estate era praticamente impossibile fargli gol e infatti le due uniche reti subite furono un autogol di Zaccardo e il rigore di Zidane durante la finale.

5. Fabio Cannavaro. Ha partecipato alle edizioni del campionato mondiale di calcio del 1998, dove fu già titolare, del 2002 e del 2006. Da capitano ha guidato l’Italia lungo la cavalcata verso la vittoria dei mondiali del 2006, fino ad alzare con le proprie mani la Coppa del Mondo verso il cielo di Berlino. Le sue ottime prestazioni durante tutto l’arco del torneo hanno esaltato il popolo italiano e suscitato una grande impressione a livello internazionale, che gli è valsa l’assegnazione del Pallone d’Oro e del FIFA World Player.

4. Dino Zoff. È stato lui il capitano della Nazionale che ha trionfato al mondiale di Spagna ’82 ed è ancora oggi il calciatore più anziano ad aver vinto la Coppa del mondo, ottenuta all’età di quarant’anni. Ha difeso la porta dell’Italia anche nel corso dei precedenti tre mondiali, diventando il primo giocatore ad aver raggiunto la quota delle cento presenze in Nazionale. Inoltre è l’unico calciatore italiano del dopoguerra ad avere vinto sia Mondiali che Europei (nel 1968).

3. Claudio Gentile. Anche lui ha partecipato alla fortunata spedizione della Nazionale italiana in Spagna, essendo una colonna insostituibile della difesa. È ricordato per essere riuscito a fermare, nel corso di quel Mondiale, campioni del calibro di Maradona e Zico, due miti marcati e cancellati. In qualsiasi incontro spettava a lui la marcatura dell’attaccante più pericoloso e Bearzot poteva stare sicuro che Gentile l’avrebbe fermato. Per scaramanzia si fece crescere dei baffoni minacciosi, per rendere il suo aspettato ancora più “cattivo”.

2. Roberto Baggio. Ha segnato pagine storiche della Nazionale ai Campionati del mondo. A Italia ’90, dopo essere stato lasciato in panchina da Vicini nelle prime due partite, diventa poi titolare al fianco di Schillaci, con cui forma una coppia da sogno. A USA ’94 è lui la stella della Nazionale azzurra, realizzando cinque reti spettacolari e trascinando gli azzurri in finale. Al Mondiale di Francia ’98 non gioca come titolare fisso, ma ogni volta che entra in campo riesce ad incidere sulla partita, realizzando anche 2 gol, per un totale di 9 reti ai mondiali.

1. Paolo Rossi. È stato uno di quei calciatori che in Nazionale ha dato il meglio di sé. Al suo primo mondiale, nel 1978, segnò tre reti, mentre nel 1982 fu il protagonista assoluto del trionfo italiano, conquistando il titolo di miglior marcatore della competizione con 6 gol. Nella partita decisiva per l’accesso in semifinale realizza una fantastica tripletta contro il Brasile. “Pablito” è poi ancora protagonista in semifinale, con una doppietta nel 2-0 alla Polonia, e in finale, dove apre le danze nel trionfo per 3-1 sulla Germania Ovest.

 

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Francesco Mastrorizzi

Giornalista pubblicista, scrive di cultura e intrattenimento per testate su carta e online. Da freelance si occupa di uffici stampa e comunicazione per artisti, associazioni, istituzioni e imprese. Lavora come consulente nell’ideazione, progettazione e gestione di eventi in ambito culturale. È esperto di social media management e web copywriting.

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