Per quattro giorni, dal 21 al 24 giugno scorsi, Venosa è diventata il set per le riprese di un film per la tv, che andrà in onda in prima serata su Raiuno nella prossima stagione televisiva. La miniserie in due puntate, il cui titolo provvisorio è “Il generale dei briganti”, racconta le gesta di Carmine Crocco, detto Donatelli, brigante e rivoluzionario lucano durante gli anni a cavallo dell’Unità d’Italia.

Nato a Rionero in Vulture, Crocco fu a capo delle bande del Vulture-Melfese, che raggiunsero un numero di oltre duemila uomini. La sceneggiatura della fiction, diretta da Paolo Poeti (tra i suoi successi la serie “Amico mio” con Massimo Dapporto), è stata scritta dallo stesso Poeti assieme a Giovanna Koch, basandosi su episodi della vita di Crocco. Per interpretare il celebre brigante è stato scelto l’attore Daniele Liotti.

Durante le riprese venosine, set sono stati allestiti in Piazza Municipio, dove è stata ricostruita fedelmente una piazza dell’Ottocento, e nel fossato del Castello Pirro del Balzo, dove si sono svolte scene a cavallo e uno spettacolare lancio dall’alto da parte di due stuntmen professionisti. Notevole il lavoro di ricerca, da parte dello staff della casa produttrice Ellemme Group di Massimo e Vanessa Ferrero, per rendere quanto più fedeli alle vicende narrate costumi, ambientazioni, acconciature, arredamenti ed ogni altro piccolo particolare. Per le scene girate a Venosa sono stati utilizzati anche figuranti e comparse reclutati direttamente sul posto.

Le riprese della fiction sono realizzate integralmente nel sud Italia, tra il Vulture (Venosa, ma anche Melfi) e il Gargano. Tuttavia, per le difficoltà da parte del cast di riprodurre il dialetto lucano, si è deciso di utilizzare il dialetto napoletano. Probabilmente le cose sarebbero andate diversamente in presenza di una struttura istituzionale come una Film Commission, della cui costituzione in Regione si parla da anni, che avrebbe potuto svolgere un ruolo fondamentale per coinvolgere il territorio, le maestranze locali e gli attori lucani.

L’appuntamento con “Il generale dei briganti” (o “I briganti”) è per il prossimo autunno (da quanto appreso, ad ottobre), per verificare se, a parte l’incongruenza sul dialetto dei personaggi, sia stato fatto un attento lavoro di documentazione sui controversi fatti che hanno coinvolto Carmine Crocco nella nostra storia risorgimentale oppure, come spesso accade per la fiction televisiva ispirata a personaggi realmente esistiti, ci saranno polemiche e lamentele da parte del pubblico più attento.

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Francesco Mastrorizzi

Giornalista pubblicista, scrive di cultura e intrattenimento per testate su carta e online. Da freelance si occupa di uffici stampa e comunicazione per artisti, associazioni, istituzioni e imprese. Lavora come consulente nell’ideazione, progettazione e gestione di eventi in ambito culturale. È esperto di social media management e web copywriting.

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