Si è svolta in mattinata a Potenza, nell’aula magna della Facoltà di Lettere dell’Università, la presentazione del libro “Dai corsi d’acqua ai sistemi idrici. L’evoluzione in Basilicata”. A cura di Vito Copertino, Giuseppe Scalone e Vito Telesca, è il frutto di uno studio promosso dall’ormai sciolta (dallo scorso 31 dicembre) Aato (Autorità d’ambito territoriale ottimale) di Basilicata, in collaborazione con la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi della Basilicata. La pubblicazione ha avuto anche il sostegno dell’associazione Idrotecnica Italiana, che a livello nazionale si occupa delle problematiche legate alla cultura dell’acqua.
Il libro si presenta, così come sottolineato dal commissario dell’Aato Angelo Nardozza, come una ricognizione sulla gestione delle risorse idriche nella regione Basilicata negli ultimi decenni e vuole diventare uno strumento didattico per i futuri studenti della materia. Da parte sua uno degli autori, il prof. Vito Telesca, ha descritto il libro come un lavoro di sintesi, che fa il punto della situazione su corsi d’acqua e sistemi idrici regionali, da mettere a disposizione di quanti operano nel settore, ma valido anche come strumento divulgativo destinato ai non addetti ai lavori.
Al di là degli aspetti tecnici legati alla captazione e alla distribuzione delle risorse e agli aspetti idrografici del problema, durante la conferenza si è parlato anche di gestione tecnico-amministrativa delle risorse idriche. Il prof. Vito Copertino, partendo dal momento in cui, nel corso degli anni ’80, si è cominciato a parlare della figura del “water manager”, concretizzatasi poi negli anni ‘90 nell’ingegnere dell’ambiente/territorio, ha fatto notare come negli ultimi anni ci sia stata una “discontinuità nell’interazione tra comunità scientifica e nuove autorità preposte alla gestione delle risorse idriche”. Tutto ciò in un momento delicato in cui, dopo lo scioglimento delle Aato, ci si sta avviando verso la creazione di distretti idrografici su base territoriale più ampia (che si estenderanno su più regioni), così come previsto dalle direttive dell’Unione Europea. Tale argomento, tuttavia, è stato toccato soltanto marginalmente nel corso dell’incontro, per l’assenza delle autorità politiche che erano state invitate, a partire dal Presidente della Regione Vito De Filippo, impegnato in Consiglio Regionale.
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