Lo chiamavano il falegname calciatore, non perché fosse un difensore abituato a falciare le gambe degli attaccanti avversari, ma perchè prima di arrivare in serie A lavorava in una fabbrica di mobili in Lombardia e giocava in una piccola squadra di calcio di dilettanti, la Caratese. Stiamo parlando di Moreno Torricelli, uno dei migliori difensori juventini degli anni 90 e tra i più amati dal popolo bianconero.
È Giovanni Trapattoni, dopo averlo notato durante un’amichevole, a portarlo alla Juve nell’estate del 92 per tre partite di prova con la maglia bianconera e da quel momento la sua vita cambia completamente. Perché il provino va bene e per pochi milioni di lire Moreno approda alla squadra più importante d’Italia, facendo in un colpo solo un salto di quattro categorie. E la sua favola non finisce qui. Presto si guadagna il posto da titolare fisso nell’undici juventino e quello stesso anno arriva la conquista del primo trofeo, la Coppa UEFA. Nel 94 ecco arrivare anche la prima convocazione in nazionale da parte di Arrigo Sacchi.
Dal “Trap” si passa a Marcello Lippi, ma la musica non cambia: Moreno resta un punto fermo anche nella Juventus più vincente degli ultimi venti anni. Tra il 94 e il 96 Torricelli gioca le sue stagioni migliori. Conquista lo scudetto, la Coppa Italia, la Champions League, la Coppa Intercontinentale, la Supercoppa Europea e la Supercoppa Italiana, disputando partite memorabili per intensità e determinazione. Da incorniciare è la finale contro l’Ajax, in cui sfiora il goal dopo una corsa di cinquanta metri verso la porta avversaria e al termine della quale viene eletto miglior giocatore in campo.
Ora la sua proverbiale grinta Moreno ha deciso di portarla in panchina, diventando allenatore a soli 39 anni. La sua nuova carriera è iniziata da pochissimo. Nel 2007/08 la sua prima esperienza, che gli permette di inserirsi nell’ambiente, come allenatore degli Esordienti Regionali della Fiorentina, ruolo che condivide con Massimo Orlando. Nel febbraio del 2009 viene contattato dai dirigenti della Pistoiese, squadra che milita nel campionato di Prima Divisione della Lega Pro (ex serie C1), e Torricelli, in possesso del patentino di allenatore professionista di Prima Categoria, accetta senza esitazioni di allenare la squadra toscana. L’esordio non è molto felice: nonostante l’insperato pareggio sul difficile campo del Foggia, Torricelli si fa espellere per proteste dopo soli 19 minuti. Con la Pistoiese non riuscirà purtroppo a centrare la salvezza, nonostante un’ottima rimonta dall’ultimo posto in classifica, perdendo nei playout il doppio spareggio contro il Foligno.
Il 23 giugno 2009 viene nominato ufficialmente nuovo allenatore del neo-promosso Figline in Lega Pro Prima Divisione. Al suo fianco Gianmatteo Mareggini come preparatore dei portieri e Anselmo Robbiati come allenatore in seconda, entrambi suoi compagni di squadra alla Fiorentina tra il 1998 e il 2002. Nella rosa un altro ex collega in viola, Enrico Chiesa. L’obbiettivo della squadra per la stagione in corso è la salvezza.
Pubblicato su: Zeb, num. 1.2 – fall 2009, pag. 26
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