Nato a Sesto San Giovanni il 22 aprile 1964, Massimo Carrera ha legato il suo nome a molte squadre italiane. La sua carriera da professionista è durata 26 anni: dal 1982, anno in cui è stato lanciato dalla Pro Sesto (squadra della sua città), al 2008, quando ha lasciato il calcio giocato all’età di 44 anni, chiudendo l’ultima parentesi con la Pro Vercelli.

La squadra in cui si fa notare maggiormente agli inizi di carriera è quella del Bari, dove arriva all’età di 22 anni e vi rimane per cinque stagioni, prima di passare nel 1991 alla Juventus. Nella squadra bianconera guidata da Giovanni Trapattoni viene schierato come terzino destro, lo stesso ruolo che ricopriva anche a Bari, disputando in bianconero un’ottima prima annata, che culmina con la convocazione in Nazionale da parte di Arrigo Sacchi. Con la maglia azzurra scende in campo una sola volta, il 19 febbraio 1992, in un’amichevole contro San Marino disputata a Cesena.

Nel 1994, con l’arrivo di Marcello Lippi, viene schierato come libero e diventa un pilastro della squadra che al termine della stagione conquista campionato e Coppa Italia. La stagione seguente a Torino arriva Pietro Vierchowod e Carrera perde il posto da titolare, subentrando spesso dalla panchina, ma non facendo mai mancare il suo importante apporto. Nei suoi cinque anni bianconeri contribuisce a tutte le vittorie ottenute da Giovanni Trapattoni e da Marcello Lippi: uno Scudetto, una Champions League, una Coppa Uefa, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana.

All’indomani della vittoria di Champions di Roma, viene ceduto all’Atalanta, la cui maglia vestirà per sette stagioni fino al 2003. Le due stagioni successive gioca al Napoli e al Treviso. In Veneto rimane solo una stagione e nell’ottobre del 2005, nonostante i suoi quarantun’anni, firma con la Pro Vercelli. Qui il difensore lombardo, da sportivo serio qual è, non molla il ruolo da protagonista e scende in campo con impressionante regolarità.

Ed è così che all’età di 44 anni diventa il giocatore professionista più anziano ad essere sceso in campo nella storia del calcio italiano (non considerando i portieri). Forte di questo record, al termine della stagione 2007/08 decide di lasciare il calcio giocato per dedicarsi all’attività di allenatore.

L’anno dopo, il 18 giugno 2009, Carrera ritorna alla Juventus, entrando a far parte del settore giovanile. Il ruolo che gli viene assegnato è quello di coordinatore tecnico. A Torino ritrova tanti ex compagni di squadra, come Pessotto, Rampulla e Ferrara, un po’ invecchiati, ma con la stessa voglia e lo stesso entusiasmo di 13 anni prima. Il nuovo impegno lo mette a contatto con tutte le squadre giovanili, con l’obiettivo di seguire da vicino tutti gli allenatori e i giovani calciatori. Un incarico che sta a metà strada tra il campo e la scrivania e nel quale Carrera si impegna costantemente a trasmettere ai ragazzi la mentalità e lo stile Juve, ma anche l’amore e la passione per il calcio.

Pubblicato su: Zeb, num. 1.3 – winter 2010, pag. 24

Categorie: Articoli

Francesco Mastrorizzi

Giornalista pubblicista, scrive di cultura e intrattenimento per testate su carta e online. Da freelance si occupa di uffici stampa e comunicazione per artisti, associazioni, istituzioni e imprese. Lavora come consulente nell’ideazione, progettazione e gestione di eventi in ambito culturale. È esperto di social media management e web copywriting.

0 commenti

Lascia un tuo commento