Il progetto espositivo di In Arte denominato In Arte Exhibit si articola in un ciclo di appuntamenti, dedicati all’arte contemporanea e ai suoi protagonisti, che si susseguono durante l’anno in diverse località del territorio lucano. Lo scopo è quello di dare ampia visibilità alla Basilicata sul piano nazionale e di incoraggiare un turismo di alto profilo qualitativo, facendo giungere quanti più visitatori nei centri lucani interessati dalle iniziative, per far scoprire e conoscere le ricchezze che essi possono offrire.
Tra i luoghi più affascinanti della Basilicata c’è sicuramente Venosa, una città ricca di storia e cultura, di cui uno dei tanti simboli è il Castello Ducale “Pirro del Balzo”, in passato residenza del principe Carlo Gesualdo di Venosa (1566-1613), celebre musicista e compositore ricordato quest’anno per i 400 anni dalla sua morte. Nello scorso mese di luglio proprio il Castello di Venosa è stato sede per tre settimane della prima mostra-concorso Un Balzo sull’Arte, nata per dare vita ad un connubio tra diverse esperienze creative all’interno di una location suggestiva e prestigiosa. In esposizione le opere di undici artisti, selezionati tra gli oltre trenta candidati, provenienti da diverse regioni d’Italia: Basilicata, Puglia, Emilia-Romagna, Lazio, Campania.
Il vernissage del 10 luglio ha avuto come appendice la performance poetica La voce in movimento, realizzata dall’artista multidisciplinare Nicola Frangione, che ha fornito un’interessante testimonianza della sua ricerca nell’ambito della cosiddetta “poesia sonora”, disciplina che mette in stretta fusione tra loro testo, voce e musica.
In occasione della chiusura della mostra, il comitato di redazione di In Arte ha consegnato una targa premio ai tre artisti partecipanti ritenuti più meritevoli sulla base di criteri di qualità, ricerca e originalità. Il terzo posto è stato assegnato ad Antonio Esposito di Avellino, le cui due opere presentate in concorso si sono distinte per un vivo cromatismo capace di renderle luminose e vibranti di energia. Silvia Ferrara di Melfi (PZ), classificata al secondo posto, ha colpito la giuria con le particolari e preziose decorazioni utilizzate per adornare le donne protagoniste delle sue tele, raffigurate dai tratti inequivocabilmente mediorientali. I dipinti di Andrea Albonetti di Forlì, proclamato al primo posto, sono stati apprezzati, invece, per i molteplici elementi, tra cui un uso accurato dell’olio su tela e una sapiente e attenta prospettiva, in grado nel loro insieme di coinvolgere nel profondo l’animo dello spettatore.
Pubblicato su: In Arte, anno IX – num. 4 – novembre/dicembre 2013, pagg. 12-14
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