L’arte è allo stesso tempo necessità e libertà: necessità di comunicare il proprio sentire, libertà di esprimersi in modo personale. L’associazione culturale “In Arte Exhibit”, attraverso la rassegna Incontr’Arte 2015, ha voluto offrire ancora una volta ad artisti affermati ed emergenti l’opportunità di esprimere liberamente il proprio bisogno di comunicare, dando vita ad una contaminazione tra differenti esperienze nel campo delle arti visive.
Quarantanove sono state le opere selezionate (tra pittura, fotografia, scultura, illustrazione e digital art) per la terza edizione della mostra-concorso, esposte a Potenza presso la Cappella dei Celestini di Palazzo Loffredo, la quale per quattro settimane (dal 5 al 31 gennaio 2015) si è trasformata in luogo di interazione tra la città e la rete artistica contemporanea, sia locale che nazionale, ma anche di incontro tra la rivista, gli artisti e il pubblico. Ad appoggiare l’iniziativa la Banca di Credito Cooperativo Monte Pruno di Roscigno e Laurino, che ha individuato nell’associazione “In Arte Exhibit” una delle realtà operanti sul territorio lucano che maggiormente si prodigano per la crescita culturale e sociale.
La mostra si è caratterizzata per la varietà di stili e tecniche accostati tra loro; lo storico dell’arte e curatore, Cristiana Elena Iannelli, ha voluto rimarcare in questo modo l’attuale assenza di una tendenza dominante all’interno dell’universo dell’arte contemporanea, frazionato com’è in una moltitudine di indirizzi artistici e sperimentalismi.
La giuria del concorso ha decretato come vincitore il dipinto Impressioni metropolitane dell’artista cosentino Fedele Barletta, «per l’ottima rivisitazione espressionista di una visione urbana notturna graffiata di luci e colori, moderna sia nel tema sia nella tecnica, che richiama alla mente immagini cinematografiche e riporta sulla tela la percezione del caos metropolitano». Seconda classificata l’opera intitolata La torre di Babele della pittrice fiorentina Daniela Grifoni, apprezzata «per la rappresentazione istintiva, gestuale e cromaticamente ampia del mito della torre di Babele, attraverso la potenza dispersiva espressa dalla tecnica del magmatismo simbolico in un segno a tratti vorticoso, quasi violento, ma anche sapientemente modulato». Al terzo posto la fotografia dal titolo Raggio di sole nel castello di Lagopesole del lucano Antonio Morese, scelta dalla giuria «per il potere di suggestione nel contrasto tra zona in ombra e zona in luce e per la scelta dell‘impostazione spaziale del fascio, che suggerisce una ipotetica “strada di sole” del futuro nelle pietre del castello di Lagopesole». Alcune menzioni speciali sono state inoltre assegnate alle opere realizzate da Cesare Cassone, Pino Nardelli, Antonio Petrone, Olimpia Siciliano e Rocco Verrastro.
Ancora una volta Incontr’Arte ha assolto al suo compito di divulgazione dell’arte, riuscendo al tempo stesso a stimolare curiosità ed emozione.
Pubblicato su: In Arte, anno XI – num. 72, pagg. 5-7
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