Un uomo condannato a ridere e incapace di far ridere, diverso in quanto strano e quindi emarginato, invisibile e inascoltato, mentre la rabbia monta e il risentimento si alimenta di infelicità, fino a trovare sfogo in una forma di giustizia tutta propria, per godere del lato comico della tragedia.


Francesco Mastrorizzi

Giornalista pubblicista, scrive di cultura e intrattenimento per testate su carta e online. Da freelance si occupa di uffici stampa e comunicazione per artisti, associazioni, istituzioni e imprese. Lavora come consulente nell’ideazione, progettazione e gestione di eventi in ambito culturale. È esperto di social media management e web copywriting.